• IL COMODATO D’USO
    Luglio 25, 2024

Il comodato d’uso gratuito è un contratto con il quale una persona (comodante) dà in prestito un bene mobile o immobile ad un’altra (comodatario) per un determinato periodo di tempo e per un determinato uso, con l’obbligo di restituire il bene ricevuto. La legge non prevede alcun pagamento al comodante, il codice civile stabilisce infatti che «il comodato è essenzialmente gratuito». Quando la legge parla di comodato d’uso s’intende ciò che è comunemente chiamato prestito.

Ma come si applica il comodato d’uso nel settore immobiliare?

Possiamo usare come esempio qualcuno che concede gratuitamente una casa di sua proprietà a un parente prossimo, in questo caso si può parlare di comodato d’uso di una casa. Attraverso questo tipo di contratto il comodatario gode del diritto di usufruire dell’immobile senza possederne la proprietà. Infatti questo tipo di contratto è utilizzato prevalentemente da genitori che, essendo proprietari di più immobili, ne concedono l’uso gratuito ai figli.

Poiché è a titolo gratuito, colui che riceve il bene immobile (comodatario) ha precisi obblighi:

  1. Deve utilizzare l’immobile per l’uso e il periodo stabilito, custodendolo con diligenza.
  2. Non può affittare la casa o farla utilizzare ad altre persone
  3. Deve sostenere le spese di ordinaria amministrazione e di gestione del bene.
  4. Deve riconsegnare l’appartamento alla scadenza o a seguito della richiesta del proprietario.

Nel caso del comodato d’uso è fortemente consigliata la registrazione scritta del contratto, quest’ultima infatti è necessaria per usufruire delle agevolazioni fiscali legate a questo tipo di contratto, che sono state introdotte dalla legge di stabilità del 2016, che garantisce una riduzione sulle tasse IMU e Tasi pari al 50% rispetto alla base imponibile per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ai parenti di primo grado in linea diretta, che utilizzano l’immobile come abitazione principale.

Questo tipo di contratto può essere registrato presso qualsiasi sede dell’ Agenzia delle Entrate, entro 20 giorni dalla data in cui è stato costituito.

Bisogna inoltre specificare che non esiste una durata prestabilita per i contratti di comodato d’uso, possono essere infatti sia a tempo determinato che a tempo indefinito, la scelta è completamente nelle mani del proprietario o in altri casi può essere pattuito tra le due parti.

 

In conclusione il comodato d’uso gratuito di un immobile è a tutti gli effetti un contratto di prestito con regole ed obblighi prestabiliti che il comodatario deve rispettare, per continuare ad usufruire dell’immobile in modo gratuito.

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